Dal nucleo di Noviglio si percorre, in direzione nord, il vecchio tracciato della strada provinciale Noviglio-Gaggiano toccando la cascina Castellazzo e il suo molino, e quindi ci si dirige verso est in direzione del nucleo di Tainate

Da qui si prosegue in direzione est, verso la cascina Copiago, dove si piega verso nord raggiungendo la cascina Doresano e quindi tramite un percorso ciclabile, recentemente realizzato, ci si ricollega alla dorsale principale proveniente da Gaggiano.

In alternativa da Tainate è possibile dirigersi verso nord in direzione della cascina Grande in comune di Gaggiano, ricollegandosi ai numerosi itinerari secondari del comune. In entrambi i casi le strade utilizzate sono in parte asfaltate, in parte sterrate in buone condizioni, e gli itinerari permettono di vedere esempi, ancora ben conservati, di cascine a corte chiusa e fontanili ancora attivi caratterizzati da ampie teste con buona vegetazione arborea tutt’attorno (fontanile Tavernasco, Mandrugno, Ceresa). 

Dal percorso principale si dipartono numerosi itinerari secondari, che utilizzando strade comunali asfaltate o sterrate, a basso traffico veicolare, permettono di attraversare tutto il territorio comunale, toccando numerose cascine, nuclei di interesse paesistico e storico-monumentale ed elementi di interesse naturalistico.

Dal nucleo di Noviglio si percorre, verso est, il vecchio tracciato della SP 203, in direzione di Mairano e da qui, seguendo il tracciato della strada principale, che mantiene un percorso tortuoso lungo il muro del Castello, si piega verso nord in direzione del Molino della Segrona, ancora perfettamente conservato e visibile dalla strada.

Il percorso prosegue in direzione del nucleo di Tavernasco, insediamento storico di notevole estensione, circondato da acque che derivano da fontanili ancora ben conservati, e da qui ci si dirige verso nord in direzione della cascina Torre, utilizzando strade comunali non asfaltate, ma facilmente percorribili dalle biciclette.

In prossimità di cascina Torre si devia verso est in direzione di san Pietro Cusico, ricollegandosi al percorso principale proveniente da Gaggiano.

Dal nucleo di Mairano, seguendo il vecchio tracciato della SP 203, si raggiunge la cascina Conago, si piega verso est in direzione della cascina Conigo e da qui si raggiunge, attraversando la frazione di S. Corinna e la zona industriale di Binasco, l’Oasi naturale Zona umida di Pasturago, in comune di Vernate.

La piccola Chiesa di San Sebastiano e l’annessa canonica sono ciò che resta dell’antico nucleo di Noviglio. L’elemento di maggiore interesse, è il rapporto spaziale tra piazza-Chiesa-canonica e spazi pubblici circostanti che costituiscono il centro di vita del paese.

Il nucleo storico di Mairano risale ai secoli XII e XIII. Ne restano poche tracce: la Chiesa parrocchiale di San Michele, con il suo campanile, noto in tutto il Parco Sud per il grande nido formato da una famiglia di cicogne che ritornano ogni estate e il castello cinquecentesco.

Posto al confine del comune di Noviglio con quello di Zibido S.G., il nucleo di Tavernasco si trova su uno dei percorsi del Parco Sud che collegano insediamenti storici di notevole estensione. Delle corti agricole originarie resta la più grande, che mantiene in perfetto stato le grandi marcite circostanti. All’ingresso del complesso un edificio rustico (stalla o porcilaia) a cinque campate con nove grandi aperture chiuse dal tradizionale grigliato in mattoni, segnala l’accesso alla corte i cui edifici a carattere residenziale hanno subito ristrutturazioni in epoca ottocentesca, pur conservando i caratteri delle costruzioni di origine monastica della zona nelle archeggiature dell’edificio dominante.

La chiesetta di San Rocco ha seguito nel tempo le vicende del nucleo. Oggi si presenta con una bella e semplice facciata intonacata; la sacrestia annessa è ben conservata e presenta un piccolo giardino antistante.

La cascina Castellazzo è di fatto un antico nucleo fortificato ante XV secolo nettamente diviso in due corti chiuse dalla strada comunale che arriva fino agli accessi principali; lungo la strada si trovano il molino ed una palazzina che conserva tracce di elementi architettonici quattrocenteschi, nonostante la trasformazione in case per salariati evidente sul ponte occidentale. Sulla corte principale si affaccia un antico edificio castellano caratterizzato, verso la corte dalla presenza di tracce di affresco con stemma visconteo. La seconda corte, a sud, è una corte di servizio costituita da una lunga cortina di abitazioni di tono minore, che si apre con un ampio portone sulla strada di accesso e rustici di antica data. Entrambi le corti sono utilizzate per l’attività agricola. 

Il nucleo antico di Tainate si trova nella porzione settentrionale del territorio di Noviglio ed è oggi costituito da un aggregato di edifici residenziali, artigianali e rurali, addensati alle spalle della Chiesa parrocchiale dei SS Pietro e Paolo. All’interno del nucleo è in atto la quasi totale sostituzione delle antiche corti rustiche con edifici residenziali, mentre la struttura viaria del nucleo mantiene ancora i percorsi tradizionali.

La cascina Conago ha l’aspetto di una grande corte chiusa, caratterizzata dalla lunga facciata opaca, con finte finestre che maschera edifici rustici, lungo la SP e soprattutto dalla presenza del molino con essiccatoio. L’attività agricola ancora presente è collegata alla vicina Cascina Conigo. Gli edifici residenziali dei salariati sono di modesta fattura, serviti da lunghi ballatoi con sede esterne ed interne. Un affresco con l’immagine della Madonna è ancora visibile sulla facciata della casa padronale, presso l’ingresso della cascina.

L’aspetto attuale del complesso della cascina Conigo è frutto di modificazioni avvenute nel corso dei secoli su un insediamento legato alle fortificazioni lungo il Ticinello sul confine tra Milano e Pavia. L’antica corte fortificata non è più riconoscibile mentre l’intero complesso ha assunto tra il 1700 e la metà del 1800 la forma di un nucleo di più corti chiuse specializzate per le diverse attività produttive agricole. L’ingresso alla cascina, segnalato da due torrini collegati da una balaustra in pietra è sottolineato dalla presenza di grandi alberi. La prima corte sul lato occidentale della cascina è da tempo destinata a residenze legate alla conduzione dei fondi. 

Posta in posizione isolata in ambito agricolo la cascina Doresano si trova ai confini con il comune di Gaggiano e con il comune di Zibido S.G. Cascina a corte chiusa con gli edifici che si affacciano sull’aia centrale, parzialmente trasformata in giardino, cui si accede da un cancello situato alle spalle della casa padronale. La casa padronale situata sul lato nord è in posizione dominante anche per l’altezza decisamente superiore rispetto agli altri edifici residenziali, di modello ottocentesco, con fasce mareggiano e lesene, partitura regolare delle aperture, superfici esterne ad intonaco.

La casa dei salariati, parzialmente utilizzata, è organizzata con distribuzione a ballatoio con scale interne, sottolineata dalla presenza in facciata delle aperture ad arco degli accessi che stabiliscono una sorta di ritmo nella composizione dell’edificio. In corrispondenza della porcilaia è visibile un tratto dell’antico muro di recinzione, costruito con file di ciottoli a spina di pesce, alternate a file di mattoni. Attualmente in disuso la porcilaia conserva intatta la struttura tipica a campate, con quella centrale più alta per favorire la ventilazione affidata anche ai grigliati di tamponamento.

(da Camminando sull’acqua)