Descrizione del percorso

L’itinerario ha per punto di partenza la piazza del Castello di Cusago e si sviluppa all’interno del territorio del Parco.

L’intero percorso ha una lunghezza totale di 20 km ed è diviso in diverse tappe, ognuna delle quali presenta una valenza storico-architettonica o naturalistica degna di una breve sosta per una visita.

Dal castello di Cusago si potrà affrontare, a piedi, un percorso consigliabilmente limitato alle tappe 2, 3, 4 e 5.

Con una bella camminata si possono raggiungere il bosco di Cusago e il fontanile Nuovo.

Qui di seguito vengono riportate tutte le possibili tappe, le distanze chilometriche segnalate accanto ad ogni tappa, salvo diversa indicazione, sono sempre da intendersi a partire dalla tappa precedente.

Le tappe una per una

1. Dalla chiesa di Santa Maria Rossa del XIII secolo ci si passa ancora prima di raggiungere l’abitato di Cusago ed è possibile fare una breve sosta nel piccolo piazzale antistante.

2. Il Castello di Cusago (2 km) fu un luogo fortificato a mezza via tra il castello di Milano e quello di Abbiategrasso.

3. La Cascina Palazzetta (1 km), faceva parte di un complesso di edifici coevi e limitrofi al castello. Nel 1447, nel breve periodo della Repubblica Ambrosiana, fu adibita a casa per infermi e successivamente a lazzaretto degli appestati di Milano e del circondario.

4. La Cascina Mulino (500 m), costruita nel XV secolo, al cui interno le macine azionate dalle acque della roggia Soncina sono ancora in grado di funzionare nonostante il lungo abbandono. Sotto il portico di accesso è affrescata, quasi intatta, una immagine sacra.

5. La Cascina Naviglietto (1 km), alla quale si può dare un rapido sguardo, si trova a breve distanza dal fontanile omonimo, a sud del castello.

6. La Cascina Robalone (1 km), poco più avanti, fu rimaneggiata e ampliata nel XVIII e nel XIX secolo. AI suo interno c’è un oratorio che risale circa alla medesima epoca.

7. Il Bosco di Cusago (2 km) è un residuo dei boschi, di assai più vaste dimensioni, che furono riserva di caccia per i Visconti e gli Sforza ma anche fonte di approvvigionamento di legname da riscaldamento e d’opera.

8. Alla Cascina Emilia (1 km) sopravvive ancora una quercia plurisecolare, ultima testimone dell’antico assetto del territorio.

9. Il lago Capanna (500 m) è un piccolo specchio d’acqua artificiale ricavato dal riempimento della vecchia cava Manata da tempo in disuso.

10. II Fontanile Nuovo (1,5 km) è il fulcro dell’itinerario. Esso è paragonabile ad un piccolo “orto botanico naturale” nel quale numerosi cartelli didattici aiutano a riconosce le numerose specie vegetali e animali che vi sono presenti.

11. Il Fontanile Laghetto o Parco Arcadia (3 km) è sempre aperto al pubblico, lussureggiante di vegetazione (pini, aceti, querce, castagni, betulle); le sue acque sono popolate da carpe, tinche, cavedani, persici e, in superficie, da cigni, pavoni, germani, anatre e cicogne. II Parco può essere scelto per una colazione al sacco da consumare al posto di ristoro che si trova in luogo. Chi preferisce la trattoria o il ristorante a Bareggio non ha difficoltà di scelta.

12. Le ville Radice Fossati, Sormani Castiglione, Marietti (1 km) costituiscono un complesso residenziale la cui origine conventuale è del XVII secolo. L’escursione pomeridiana può partire da qui.

13. Una ghiacciaia (2 km da Bareggio) a poca distanza dal fontanile Grandazzi e dal fontanile Barona, è testimonianza dell’antica pratica rurale di ammassarvi nevi cadute durante l’inverno: un congelatore “ante litteram”.

14. Lungo il Canale scolmatore di nord-ovest corre una strada rettilinea che collega Bareggio con Albairate e che attraversa il Parco dei Fontanili. Lungo il suo corso si allineano, nella campagna, numerose cascine.

15. Cascina San Giacomo (3 km dal Fontanile Nuovo), di antica origine, nel Quattrocento apparteneva a Filippo della Porta il quale ne aveva destinata una parte a ricetto per i viandanti. Nel 1550 passò in proprietà alle monache domenicane che vi impiantarono una azienda agricola. Da segnalare, al suo interno, un oratorio dove si conserva una statua lignea del Cristo di fattura settecentesca. Attigua agli edifici un’altra “nivera” (ghiacciala).

16. Cascina Manzola (500 m), in parte trasformata in ristorante di lusso con attiguo maneggio, preesiste certamente al XVI secolo e nel passato fu cascina fortificata a difesa del ducato di Milano e residenza signorile.

17. Il Bosco di Riazzolo (2 km) è a propria volta residuo di un’ampia area boschiva distratta per essere messa a coltura. Si trova al centro di una zona di grande interesse archeologico.

18. La necropoli della Scanna (500 m) con la omonima cascina, potrebbero ancora nascondere nel loro sottosuolo resti archeologici risalenti all’età romana e longobarda. E’ in questi luoghi che sono stati ritrovati reperti archeologici ora conservati in gran parte nelle raccolte archeologiche di villa Pisano Dossi, a Corbetta. Altrettanto si può dire della Cascina Faustina, un chilometro e mezzo più avanti, quasi alle porte di Albairate.

19. Il Museo della Civiltà Contadina (2 km) nella sede municipale di Albairate occupa quella che in passato fu la “casera” della Cascina Salcano. È dedicato agli attrezzi di uso agricolo e contadino locali. Qui termina l’itinerario che abbiamo definito `del Fontanile Nuovo, a meno che non si voglia aggiungervi, se il tempo lo consente, una corsa fino a Corbetta.

20. Il Museo Pisani Dossi a Corbetta (5 km) raccoglie molti reperti archeologici. Vi si trovano anche codici, pergamene, manoscritti ed altri documenti di antichissima data.

Informazioni

Lunghezza del percorso: La lunghezza totale è di 20 km, ma è possibile percorrere solo alcune tappe, e quindi modulare in base alle esigenze la lunghezza dell’ itinerario.
Tipologia del percorso: strade asfaltate e strade di campagna.
Difficoltà: non sono indicate particolari difficoltà.
Attrezzature e abbigliamento consigliato: abbigliamento sportivo.
Periodo consigliato: primavera – autunno.
Visite guidate: per gruppi e scolaresche: prendere contatto almeno dieci giorni prima della data prescelta con l’Unità Operativa Tutela e Sorveglianza Ambiente – geom. Guido Guida – tel. 02/77403775 per concordare data e orari di visita e per assicurarsi la presenza di una o più Guardie Ecologiche in funzione di guide, nonché per predisporre l’accesso alle proprietà private, laddove disponibile. E’ possibile svolgere l’escursione senza accompagnatori, ma in questo caso occorrerà ottenere sul posto il consenso ad accedere ai luoghi da visitare.

Come arrivarci

In autoAl Castello di Cusago da Milano: percorrendo corso Magenta, corso Vercelli, via Trivulzio, via Forze Armate e proseguendo lungo la via Cusago che conduce direttamente al Castello

AltroCusago è raggiungibile con l’autolinea in partenza dal capolinea della Metropolitana Milanese di Bisceglie.