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Paullo è un comune di 11.153 abitanti della provincia di Milano, a circa 15 km dal capoluogo lombardo. È uno dei 61 comuni del Parco Agricolo Sud Milano. Il comune è al confine tra le province di Milano, Lodi e Cremona con le quali intrattiene legami di tipo storico, culturale ed economico. Il comune è stato fregiato del titolo di città nel 2009 dal Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Il comune ha una vocazione principalmente commerciale: sorgono sul territorio di Paullo numerose ditte, fabbriche e piccole aziende. La Paullese, che prende il nome proprio da Paullo, è un’importante strada, un’arteria fondamentale che collega Milano al cremonese. Il territorio, completamente pianeggiante e ricco di corsi d’acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti.

Le origini del paese sono legate alla presenza del Lago o Mare Gerundo formatosi dallo straripamento dell’Adda e Serio. Il Lago Gerundo (da “Glarea”, cioè “ghiaia”) viene menzionato anche nei documenti medievali fino a quando scomparve, in seguito ai numerosi lavori di bonifica del territorio. I primi insediamenti abitati sul territorio di Paullo risalgono al VI secolo a.C., quando gli Insubri, popolazione di origine celtica, si stanziarono in queste zone, attratti dalle ingenti risorse idriche. I Galli lasciarono dei segni importanti del loro passaggio, fra cui diversi toponimi, usi, costumi e termini della lingua locale.

A partire dal III secolo a.C. il territorio di Paullo fu conquistato dai Romani, i quali intrapresero importanti opere di bonifica che ridussero notevolmente la zona paludosa. Fu ridotta notevolmente la zona paludosa e le acque furono convogliate nella Fossa Mucia o Mutia (probabilmente un ramo dell’Adda), così chiamata dal nome del magistrato romano Mucius che ne curò l’attuazione, donde il futuro canale Muzza. La presenza romana è testimoniata da numerosi ritrovamenti, fra cui monete di età repubblicana e imperiale, alcune tombe presso la cascina Villambrera e diversi reperti archeologici.

Anche l’assetto viario del paese rimanda alla struttura ortogonale, tipicamente romana, formata dall’incrocio fra il cardo (identificabile con l’attuale via Matteotti) e il decumano (probabilmente l’attuale via Milano).

Dopo la caduta dell’impero romano il territorio di Paullo fu travolto dalle invasioni e dalle incursioni barbariche e dal dissesto idrologico dovuto all’aumento della piovosità (VI-VII secolo). Nella seconda metà del VI secolo iniziò il regno dei Longobardi, i quali utilizzarono i corsi d’acqua del territorio di Paullo (l’Adda e il Lambro) per i commerci. I Longobardi furono cacciati dai franchi nella seconda metà dell’VIII secolo, tuttavia la dominazione franca durò soltanto fino alla disgregazione dell’impero carolingio.

Nel X secolo il territorio di Paullo fu colpito dalle incursioni degli Ungari, per questo motivo furono eretti dei castelli per difendere i villaggi. In questo periodo Paullo fu posto sotto la giurisdizione dell’abate del monastero benedettino di San Pietro in Lodi Vecchio. I Benedettini intrapresero una serie di lavori di recupero del territorio, che ormai da secoli era in degrado. Agli stessi benedettini si deve probabilmente la costruzione della chiesa parrocchiale, abbattuta negli anni sessanta del Novecento.

Nella prima metà del XII secolo fu realizzata una delle più importanti opere di irrigazione dell’Europa medievale: lo scavo del canale Muzza. Durante il Medioevo Paullo fu sottoposto alle signorie dei Visconti e, più tardi, degli Sforza. Nel XV secolo Francesco Sforza ordinò la costruzione di due torri e di un fossato per difendere il canale Muzza durante le guerre con Venezia.

La signoria sforzesca terminò all’inizio del XVI secolo, quando il Ducato di Milano diventò un territorio conteso fra spagnoli e francesi.
Nel 1540 Paullo fu ceduto in feudo dai feudatari Carcassola ai principi Tassi di Napoli, grazie ad un diploma imperiale di Carlo V.  Dopo oltre cinquant’anni di guerra nel 1559 la Pace di Cateau-Cambresis sancì il predominio spagnolo in Italia. Fino all’inizio del XVIII secolo Paullo, come i territori dell’antico Ducato milanese, rimase sotto il governo della Corona di Spagna. Nel Settecento, tuttavia, la crisi dinastica spagnola portò alla guerra di successione, che coinvolse le maggiori potenze europee. Con la Pace di Utrecht (1713) i territori italiani che fino a quel momento erano in mano agli spagnoli passarono agli austriaci. Il governo degli Asburgo fu interrotto soltanto alla fine del XVIII secolo, con la discesa in Italia dell’esercito francese guidato da Napoleone Bonaparte. Paullo entrò a far parte, in un primo momento, della Repubblica Cisalpina e successivamente del Regno d’Italia. Il paese fu assegnato al Dipartimento dell’Alto Po, distretto di Lodi, Cantone di Paullo. Furono aggregate al comune, Gardino, Merlino, Tribiano e Villambrera, ridivenute autonome con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Villambrera fu aggregata definitivamente nel 1841.

Nel 1848 un’ondata di moti rivoluzionaria scoppiò in tutta Europa, anche Paullo contribuì attivamente all’insurrezione delle Cinque Giornate di Milano contro il governo asburgico. Gli austriaci sconfissero gli insorti sotto Porta Tosa e li inseguirono fino al ponte della Muzza distruggendo le loro barricate difensive.

L’occupazione austriaca terminò con la Seconda Guerra d’Indipendenza, grazie al quale Paullo entrò a far parte del Regno d’Italia creato dai Piemontesi.

Il censimento del 1931 rilevò una popolazione di 2707 abitanti. Quello del 1954 ne contò invece 3441.

L’economia del paese è rimasta per secoli legata all’attività agricola (in particolare alla risicoltura e all’allevamento del bestiame), mentre a partire dal secondo dopoguerra cominciò a trasformarsi grazie allo sviluppo di un tessuto industriale. Attualmente la cittadina ha perso in gran parte la sua caratteristica di paese agricolo disseminato di cascine e ha subìto una forte urbanizzazione a partire dagli anni sessanta, trasformandosi in un centro commerciale, con qualche insediamento industriale.

Nonostante i legami storici con il lodigiano, alla costituzione della provincia di Lodi (1992) il comune di Paullo decise di non farne parte, restando così l’ultimo comune della provincia di Milano.

Il 2 aprile 2009 un decreto del Presidente della Repubblica ha insignito il comune del titolo di città.

COSA VEDERE

Santuario di Santa Maria in Pratello

Secondo la tradizione la chiesa fu eretta per commemorare un evento miracoloso di cui fu protagonista una pastorella sordomuta, la quale riacquistò la parola pregando davanti ad un’immagine della Madonna dipinta su un muro. All’inizio del XIV secolo venne portata al “Pratello” la statua in legno raffigurante la Madonna col Bambino, e collocata in una nicchia sopra l’altare, dov’è tuttora. Il santuarietto ebbe un radicale rifacimento nel 1749, quando venne innalzata la cupola.

Nel 1956, fu eseguito un restauro generale della chiesa. Nel mese di maggio 2005 fu eseguito un restauro dell’affresco della Beata Vergine Maria e nello stesso anno il comune di Paullo ha provveduto al rinnovo delle aiuole, della fontana e del selciato antistanti la chiesa, creando, nello stesso tratto, una zona di solo passo pedonale.

INFO
Santuario di Santa Maria in Pratello
Via S. M. in Pratello, 5/10
20067 Paullo MI

Villa Moncucca

Villa Moncucca è l’edificio storico più importante presente sul territorio comunale. Nato originariamente come monastero, è stato trasformato nel corso degli anni fino a diventare un edificio destinato ad ospitare famiglie paullesi in difficoltà.

INFO

Villa Moncucca
Vicolo Moncucca
20067 Paullo MI

Palazzo comunale

L’edificio, insieme alla vicina biblioteca e alla scuola elementare “Giuseppe Mazzini”, è uno degli edifici civili più antichi presenti sul territorio. L’edificio risale al 1908 mentre la palazzina situata all’interno del cortile è stata realizzata nel 1996. Il palazzo si affaccia sia su Piazza della Libertà, area pedonale, sia su via Mazzini, via centrale della città.

INFO
Palazzo comunale
Via Giuseppe Mazzini, 28
20067 Paullo MI

Biblioteca comunale

L’edificio, risalente al 1938 occupa la parte nord di Piazza della Libertà, immediatamente a ridosso su via Milano.

Nel corso degli anni sono stati diversi i cambi di destinazione d’uso di questo edificio: da Casa del Popolo a sede di ambulatori medici mutualistici fino a diventare biblioteca comunale e sede del consiglio comunale alla fine degli anni ottanta.

Attualmente è ricca di circa 35.000 volumi ed è integrata nel Sistema Bibliotecario Milano Est.

INFO
Biblioteca comunale
Piazza della Libertà, 3
20067 Paullo MI