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Liscate, secondo Flechia e Olivieri, prende il nome dalla pianta lisca: trattasi di una pianta di palude che ancora oggi cresce sui territori del paese, utilizzata per la produzione della parte vegetale dei fiaschi di vino. Da qui l’adozione del nome di Liscate. Antiche popolazioni nordiche hanno scoperto e utilizzato questa pianta durante il loro passaggio sul territorio liscatese. Secondo Gerhard Rohlfs deriverebbe anche dal nome di persona Luscus, con suffisso -ate.

Liscate fu citata da Alessandro Manzoni nel capitolo XVI de I promessi sposi: «”Ma voi non venite da Milano?” “Vengo da Liscate,” rispose lesto il giovine, che intanto aveva pensata la sua risposta. »

Presso i territori Liscatesi sono stati trovati resti di un’area dedicata alla dea Giunone.

COSA VEDERE

Chiesa dei Santi Giorgio e Lorenzo

E’ un edificio a pianta basilicale a tre navate, risalente al XIII secolo e rifatto in forme ottocentesche. Caratteristico il campanile in facciata: si tratta di una torre di avvistamento del IX o X secolo, con il basamento in blocchi di pietra squadrata, inglobata nell’edificio religioso.

Nel 1980 venne sottoposta a un restauro radicale dell’architetto Antonello Vincenti: durante i lavori si rinvennero reperti archeologici, alcuni di epoca romana.

Nell’area del presbiterio fu ritrovato un capitello risalente all’anno 1000, sistemato come decorazione del nuovo altare.
Lungo il fianco sinistro della chiesa hanno trovato collocazione alcuni coperchi di sarcofagi e lacerti di antiche decorazioni.

INFO
Chiesa dei Santi Giorgio e Lorenzo
Via Don Mottironi, 9
20060 Liscate MI