http://www.comune.buccinasco.mi.it

Sull’origine del nome Buccinasco esistono diverse interpretazioni, la più accreditata delle quali collega il suffisso Buccina al temine tardolatino “bucina”, che ha significato di rete da pesca ed evoca dunque la ricchezza di acque del territorio. La desinenza “asco” risale invece al periodo etrusco e daterebbe i primi insediamenti umani al periodo fra il 600 e il 300 a.C.

Il primo testo in cui si trova il nome Buccinasco è il “liber notiziae Sanctorum Mediolani”, che rappresenta per molti comuni della “Diocesi di Milano” la prima fonte di informazione. Interessante la testimonianza di due visite pastorali di Carlo (1572) e Federico Borromeo (1604) alle tre chiese allora esistenti. Le cronache del tempo testimoniano che Buccinasco dipendeva dal centro Parrocchiale di Romano Banco e che la sua popolazione era di circa 150 persone, suddivise in 20 famiglie. Fino all’inizio del novecento, quando fu costituito come Comune autonomo, Buccinasco era suddivisa in pievi, zone, frazioni, aggregate di volta in volta al possesso di un feudatario o di monasteri. Per secoli comunque è rimasto un territorio poco abitato, che presentava zone di intensa vocazione agricola (e la sopravvivenza delle numerose cascine ne è una significativa testimonianza)  e zone selvatiche di grande interesse faunistico: non a caso una delle più antiche architetture presenti (assunta nello stemma a simbolo del Comune stesso) è l’edificio definito Castello, ma in realtà “casotto di caccia” degli Sforza.

Buccinasco oggi
Il Comune di Buccinasco ha vissuto negli ultimi decenni una notevole espansione demografica, ma grazie ad una particolare attenzione amministrativa, l’urbanizzazione si è sviluppata “a misura d’uomo”, secondo criteri moderni e razionali e un disegno complessivo, volto sempre a mantenere (e migliorare ulteriormente) un alto livello di qualità della vita. Si configura come una località in cui è ancora possibile abitare a contatto con la natura, con quartieri residenziali ad alto livello tipologico, attrezzature sportive e tanto verde e con numerose oasi naturalistiche di parchi, rogge, laghetti.

Il Comune risulta suddiviso in diverse zone: a nord vi sono gli insediamenti abitativi vecchi e nuovi (zona urbanizzata), a sud è distinguibile una zona prevalentemente agricola con le frazioni di Gudo Gambaredo e Buccinasco Castello. E’ poi presente, una zona industriale, all’esterno dell’abitato, ma integrata con il resto del territorio, per rispondere alle necessità occupazionali della popolazione, distinta in due poli, di cui il primo, a sud dell’area abitativa, si snoda verso Assago ed il secondo oltre la tangenziale ovest di Milano. Ed è in questo ambito urbanistico industriale che si inserisce il progetto PIP ( piano insediamenti produttivi), che è nato con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di attività artigianali.

Nella parte urbanizzata si evidenziano tre poli abitativi: il primo, intorno al centro storico di Romano Banco, il secondo nei dintorni della chiesetta di San Biagio, comprendente quartieri residenziali ad alto livello tipologico, con attrezzature sportive e tanto verde, il terzo con un piano edilizio di espansione realizzato da alcune cooperative, detto Quartiere Musicisti (dal nome delle vie dedicate ai maggiori musicisti italiani), anch’esso progettato e realizzato a misura d’uomo, secondo criteri moderni e razionali. Fa inoltre parte di Buccinasco, un quarto polo abitativo, il quartiere Robarello, ai confini con Milano, lungo il Naviglio Grande. I nuovi complessi hanno determinato una massiccia immigrazione soprattutto da Milano, negli ultimi 20 anni,  proprio perché offrono insieme all’estrema vicinanza al capoluogo, il privilegio di un ambiente naturale e di spazi abitativi ad ampio respiro. Infatti Buccinasco si differenzia da molti altri comuni dell’hinterland milanese proprio per il suo aspetto gradevole e si configura come una località in cui è ancora possibile abitare a contatto con la natura.

Questa descrizione lascia intendere che nulla è lasciato al caso e che ogni tratto di Buccinasco è il segmento di un disegno programmatico definito e razionalizzato, che cerca di soddisfare esigenze diverse, destinando fra l’altro una notevole fetta di territorio a parco agricolo (Parco Sud).

COSA VEDERE

Castello Visconteo

Il castello di Buccinasco si presenta come un massiccio edificio monoblocco a pianta quadrata in mattoni a vista, ornato all’ingresso da un elegante colonnato a cinque campate al piano terra, sormontato da un loggiato a dieci campate al primo piano. I tre lati privi di colonnati, in virtù dell’irregolarità nella collocazione delle numerose finestre (di foggia e proporzioni anche molto diverse tra loro), mostrano i segni delle numerose trasformazioni subite nel tempo dalla fortezza.

Privo di strutture difensive propriamente dette, il castello è assimilabile più ad una residenza nobiliare di campagna che ad una struttura militare. Fino a non molti decenni fa esisteva un passaggio segreto, che conduceva dai sotterranei del castello ad una vicina villa, da tempo abbattuta.

Attualmente, l’edificio si presenta all’esterno ben solido e integro in tutte le sue parti, ancorchè appaia alquanto trascurato; il porticato al pianterreno è utilizzato come deposito di materiali agricoli, e l’aia antistante è un parcheggio per trattori.

INFO
Castello Visconteo
Via Osnaghi, 9
20090 Buccinasco MI

Villa Durini Borromeo

Costruita nel Cinquecento, in origine era un antico convento che a partire dal 1670 divenne residenza di villeggiatura della famiglia aristocratica milanese dei Durini. nÈ stata ristrutturata nel 1970.

È situata in zona Robarello e s’affaccia sul Naviglio Grande.

Chiesa di San Biagio

La chiesa di San Biagio, detta la chiesetta, è un luogo di culto cattolico che sorge in località Grancino nel comune di Buccinasco, ma storicamente appartenente alla parrocchia di Corsico.

La chiesa si trova nell’omonima piazza San Biagio, al centro della rotonda che sorge sulla principale via del paese, tra via Emilia e via Greppi. È costituita da un’unica navata, con tetto spiovente in tegolato e un piccolo campanile a tre campane. Sulla facciata, sopra al portone campeggia l’insegna “D O M S.Biagii Dicatvm”. Presenta all’interno un’interessante pala d’altare.

La chiesetta, di veste settecentesca, era già citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, redatto da Goffredo da Bussero nel 1290 circa, nel quale sono contenuti i nomi delle chiese della diocesi di Milano dedicate ai diversi santi. Nel 1796 faceva parte della pieve di Cesano Boscone.

L’aspetto si fa risalire al XVIII secolo. La chiesa fa parte della nuova parrocchia Maria Madre della Chiesa, una delle tre in cui è diviso il comune di Buccinasco.

La chiesa e il suo giardinetto posteriore sono all’interno di una rotonda, quindi interamente circondati dalla strada.

[Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.]

INFO
Chiesa di San Biagio
Piazza S. Biagio, 4
20090 Buccinasco MI

Chiesetta della Beata Vergine Assunta (Chiesetta San Michele)

È situata a Buccinasco Castello e risale al periodo compreso tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento.In questa chiesetta c’è un affresco del 1480 che riproduce “la Crocifissione”.È probabile che l’autore dell’opera sia Zanetto Bugatto.

INFO
Chiesetta della Beata Vergine Assunta (Chiesetta San Michele)
Via Osnaghi, 1
20090 Buccinasco MI
www.parrocchiaromanobanco.it/buccinasco-castello/

Cascina Terradeo

Lasciandosi alle spalle la frazione di Buccinasco Castello, percorrendo per un paio di chilometri un tratturo campestre, si incontra la sagoma della cascina Terradeo. La prima cosa che si nota è la coppia di silos in cemento, poi avvicinandosi si può apprezzare la vasta estensione del complesso, caratterizzato, oltrechè dai classici edifici per l’attività prettamente agricola, dalla costruzione quadrangolare della residenza padronale.

La cascina risale al XVIII secolo, come testimoniato dal catasto teresiano; alcuni edifici sono tuttavia posteriori, come il corpo a loggiato e l’edificio per i lavoranti.

Oggi è completamente in rovina, anche se parrebbe esistere un progetto comunale di recupero.

Sul tetto della casa del fattore ancora svetta (resistendo tenacemente al crollo imminente dovuto all’abbandono diffuso)  la struttura che ospitava la campana che scandiva i momenti del lavoro nei campi.

Molto belle le ancora intatte grate in mattoni per l’areazione dei fienili, e suggestiva risulta essere, all’inizio dell’autunno, la vite canadese che si è avvinghiata fin sui tetti.

[casesfuggite.blogspot.com]

INFO
Cascina Terradeo
20090 Buccinasco MI